Redazionale: #anticommento, l’inizio

“La RAI, Radio Televisione Italiana, inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive.” (Fulvia Colombo, 3 gennaio 1954)

Dopo mesi passati a celarci (ma neanche poi troppo) dietro un hashtag, abbiamo deciso anche noi di compiere il grande passo e far sentire un po’ meglio la nostra voce. Chiamatela hýbris, chiamatelo “ma non c’avevate un cazzo di meglio da fa’?”, fatto sta che sì, adesso ci siamo anche noi a elargire pareri e opinioni di cui probabilmente nessuno sentiva la mancanza.

Non proveremo neanche a definirci, a spiegare cos’è #anticommento, perché cercare di definire e inscatolare la nostra creatura, non le farebbe assolutamente giustizia, anzi… E siccome, nonostante tutto, siamo dei genitori orgogliosi, lasceremo che sia lei ad autodefinirsi o ancor meglio che siate voi a trovare in una delle sue mille sfaccettature quella che fa al caso vostro.

Sappiate soltanto che dietro a ogni username si cela, permettetecelo di dire, un piccolo “esperto” della questione, qualcuno che, messi da parte i tentennamenti iniziali, ha deciso di dire la sua su qualcosa che segue con passione e non solo per hobby.

Non siamo vincolati a uno sport in particolare, benché la formazione “primogenita” ne abbia uno in comune – senza il quale non esisterebbe #anticommento, – e forse non saremo vincolati neppure allo sport in quanto tale; né siamo vincolati alle tempistiche – ci saranno settimane con post quotidiani, e settimane prive di aggiornamenti.

E quindi sì, iniziano le nostre trasmissioni, come prima voce e anche come voce tecnica. In una giornata non scelta a caso, ma dal significato relativamente privato. Benvenuti a noi, in ogni caso.