L’Antiperiodico, il bollettino senza periodicità, senza regole, senza pretese di giornalismo e senza l’obbligo di filtro.
Torna la nostra (e vostra) rubrica preferita dopo una pausa lunga come un’eliminatoria mondiale da 3 metri: #TUFF, l’Antiperiodico. Mettetevi comodi, sarà come andare dal parrucchiere o starsene seduti nella sala d’attesa del vostro medico (quello sempre in ritardo, che, per compensare, vi lascia a disposizione l’enciclopedia del gossip). Ma badate bene, quanto segue non è mero chiacchiericcio, o illazioni, bensì dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dai diretti interessati alcuni dei quali, non si sono risparmiati.
Quest’anno ci siamo superati, e quindi tutto quello che avreste sempre voluto sapere sui tuffatori (ma non avete mai osato chiedere) viene diviso in tre parti. Una l’abbiamo pubblicata ieri, una è questa che trovate qui, la terza domani!
DISCLAIMER: Rigate dritti con le citazioni, o vi facciamo il culo a paiolo.
TUFF#02 — In questa uscita:
Venerdì 27 maggio:
— God Save the Queen (gli altri possono pure anna’ a mori’ ammazzati)
— They try to make me go to rehab… but I said, ‘no, no, no’!
— Lighting fires with our words, instead of useless smoke that blurs
— Don’t leave me this way: I can’t survive, I can’t stay alive!
Sabato 28 maggio:
— Though hope is frail it’s hard to kill, who knows what miracles you can achieve
— Ah, il Südtirol: chist’è ‘o paese d’ ‘o sole, chist’è ‘o paese d’ ‘o mare!
— Come on baby, let me see what you’re hiding underneath
Domenica 29 maggio
— Hot like Mexico, rejoice!
— Lascia che io sia il tuo brivido più grande – dentro le mutande
— Volerei da te, da Milano fino a Hong Kong passando per Londra, da Roma e fino a Bangkok
(Oleksandr Gorshkovozov e Maksim Dolgov dopo aver vinto la medaglia nel synchro piattaforma. Vestiti, perché delle tette di Max e dello stacco de coscia di Giovannona ne abbiamo avute abbastanza. Foto: G. Kirk/Getty.)
Though hope is frail it’s hard to kill, who knows what miracles you can achieve (When You Believe, Mariah Carey & Whitney Houston)
Dall’Ucraina qualche piccola frecciata dalla nostra Queen, Tamara Tokmachova, la quale, intervistata al rientro degli Europei, si è dichiarata soddisfatta delle medaglie portate a casa dagli atleti della sua Nazionale, anche se avrebbe preferito che la Prokopchuk non avesse fatto SBEM “concedendo così l’oro alla Russia”.
In più, i fiori che le hanno regalato all’arrivo a Kiev avranno avuto qualche droga nascosta lì in mezzo, perché asserisce che Gorshkovozov e Dolgov hanno “molte speranze di prendere una medaglia olimpica nel synchro piattaforma”. E noi che pensavamo competessero per Ukraine’s Next Top Model! Forse nessuno l’ha avvertita che le medaglie sono tre e i pretendenti sono Cina, Messico, Stati Uniti, Gran Bretagna (aggiunti con sommo disgusto, ma a Cesare quel che è di Cesare), Germania e Russia (sempre sperando nel synchro Minibaev-Minibaev, visto che sulla sua zavorra Izmailov vorremmo stendere un bel piumone pietoso). Sappiamo tutti che nei tuffi non si può mai dire mai e che i nostri amici ucraini non fanno assolutamente schifo, ma sappiamo anche che ci sono coppie in gara nettamente più forti. [5]
Ah, il Südtirol: chist’è ‘o paese d’ ‘o sole, chist’è ‘o paese d’ ‘o mare! (‘O paese d’ ‘o sole, Antonio Scognamiglio.)
L’Ucraina ha altresì scelto il luogo dove effettuare il collegiale preolimpico (sperando che non finisca come quello in Messico prima della Coppa del Mondo, visti i risultati) e, con nostra somma gioia, suddetto luogo è proprio in Italia. Saranno a Bolzano a partire dal 7 luglio e parteciperanno anche al Grand Prix la settimana successiva, dove verranno accolti da N & F con uno striscione “Free Bondar” giusto per farci una risata tutti insieme o farci accoltellare mentre prendiamo il sole o far scappare piangendo atleti ucraini. Abbiamo nominato il fuggitivo Bondar durante il Quattro Nazioni di Torino mentre la nazionale Ucraina ci stava seduta accanto, e abbiamo potuto ben notare lo sguardo di panico negli occhi del nostro caro Oleks “Giovannona Coscialunga” Gorshkovozov.
E l’Italia è apprezzata per i collegiali preolimpici, visto e considerato che la squadra canadese sarà a Roma a Giugno, subito dopo le loro gare nazionali e li vedremo anche in azione agli Assoluti Estivi Open. Non ci è dato sapere se la mèta sia stata scelta perché sono tutti fan di una bella pizza come si deve o degli aperitivi a Ponte Milvio o ai Portici di Bolzano, o perché l’afa mortale del Foro Italico a giugno e del Lido di Bolzano a luglio sono un’ottima prova per il tempo che troveranno poi a Rio, ma noi apprezziamo molto queste scelte. #blessed [6]
*
Parentesi Anti: Molto meno apprezzata, invece, la situazione mostrataci da Elena “Selfie” Bertocchi sulla sua pagina Facebook personale. Il degrado è inaccettabile a ogni latitudine, ma la presenza di materiale e di animali pericolosi per la salute, indipendentemente se sei un’atleta o no, va ben oltre il semplice disgusto. Una persona ha il diritto di vivere il proprio posto di lavoro senza che la propria salute fisica e/o mentale ne risenta in alcun modo oltre dei limiti che, a giudicare dalle fotografie, sembrano stati ampiamente superati. Da parte nostra, tutta la solidarietà, per quel che vale.
Come on baby, let me see what you’re hiding underneath (Peacock, Katy Perry)
Notizie da oltremanica: è ricominciata la Daley mania, CHE CULO! The Gay Goblin si è ritrovato ospite al Maurizio Costanzo Graham Norton Show in mezzo a Russell Crowe, Ryan Gosling, Greg Davies e Jodie Foster. Contemporaneamente. Dev’essere ben strano ritrovarsi su un divano ed essere il più less relevant del mucchio, non deve esserci abituato.
Comunque sia, lungi dal parlare di tecnica o sport (si è accennato di sfuggita al fatto che si stia allenando sei ore al giorno, ma d’altronde se si è parlato per minuti interi di Gosling che lecca l’addome di un massaggiatore turco…), la discussione verteva su massimi sistemi e filosofia teoretica sui costumi disegnati da Stella McCartney e in particolare di quanto siano piccoli. Siamo nel 2016 e ancora dobbiamo spiegare all’arrapato pubblico gay/in denial/femminile le basi sulla necessità di tenere tutto dentro e ben fermo: non avremmo creduto di provare un momento di compassione per il Goblin in questo momento storico. E va be’.
Sul Guardian, invece, Daley ha parlato esclusivamente di sport: si sente più sicuro nei suoi mezzi e nelle sue capacità ed è certo che la pressione su di lui non potrà mai raggiungere l’isteria di London 2012, dove 18 mila persone gli chiedevano una medaglia; Banks lo dà per certo sul podio a Rio, lui è più cauto – essendo un evento all’aperto, può succedere di tutto.
Interessante sapere, da Daley, che negli ultimi quattro anni i tuffi britannici hanno ricevuto un consistente aumento di fondi grazie agli introiti della lotteria nazionale, che dal 2012 sono destinati alle eccellenze degli sport minori. Lui attribuisce a questo il consistente miglioramento e il record di medaglie agli Europei di casa. Noi, pur sforzandoci di essere comprensivi, attribuiamo maggiori meriti alla giuria particolarmente generosa. [7]
#TUFF si conclude domani sera!
[5] Tокмачева: “Мы подарили России золотую медаль” – X-Sport (link).
[6] FIN (link).
[7] The Graham Norton Show 19×09, BBC One (link); “I am approaching my peak,” says Tom Daley after second European gold, The Guardian (link).
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